Nelle arti marziali orientali, il dojo è il luogo (jo) dove ci reca per imparare attraverso lo studio, la pratica e la meditazione, così da progredire lungo la via (do) che porta all’armonia con il tutto. Quando entra in questa zona, l’allievo lascia all’esterno tutte le preoccupazioni e focalizza la sua mente solo sullo studio della propria disciplina.
Diverse sono le vie che portano alla meta, e non sono rappresentate solo dalle arti marziali: si pensi ad esempio al cha-do, la via del tè. In sostanza ognuno può seguire il percorso che più gli si addice.
Dalla mia lunga passione per l’aikido è nata dunque l’idea di creare un ambiente dove si possa studiare, praticare e riflettere sulla disciplina del management: l’ambito di cui mi sono occupato professionalmente negli ultimi trent’anni. Mi sono quindi proposto di creare un moderno dojo, dove si possa verificare un fruttuoso scambio di esperienze tra allievi con diversi gradi di esperienza e di energia. Il tutto sotto l’occhio vigile di un sensei (maestro, nel senso di “persona nata prima di un’altra”) che, nella tradizione giapponese, dimostra molto e spiega poco, perché privilegia il trasferimento della conoscenza tacita, rispetto a quella esplicita.
La Via
L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo delle competenze di management: infatti, la realtà è che oggi siamo tutti manager, nel senso di persone che si trovano a gestire situazioni e progetti complessi, sia individualmente sia insieme ad altre persone.
Le tecniche che praticheremo sono le stesse che ho studiato negli ultimi decenni insieme ai i miei clienti, un numero di persone che, se pur elevato per le modalità tradizionali, impallidisce rispetto a quelle che si possono incontrare attraverso il web. Ovviamente daremo spazio a quei metodi e quegli approcci che si sono dimostrati più efficaci, determinando cambiamenti visibili nel comportamento e nei risultati ottenuti dai manager che le hanno applicate correttamente.
Keiko
La pratica che si svolge all’interno del dojo viene indicata con il termine keiko, solitamente tradotto con allenamento, il quale si usa solo per le arti marziali e significa letteralmente ”riflettere sulla saggezza di dieci generazioni”. In sostanza, mentre l’allenamento è finalizzato al raggiungimento di un obiettivo, per esempio correre una maratona, fare keiko significa invece divenire parte di un processo che ha avuto inizio molto prima di noi, dove il viaggio (la Via) è molto più importante della meta.
Rispetto ad un dojo tradizionale, il nostro sito presenta il vantaggio di offrire a chi lo frequenta la possibilità di esplorarlo nei modi e nei tempi che più gli sono consoni.
Buon keiko!